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COS’È LA CITIZEN SCIENCE
Letteralmente definita come la scienza dei cittadini o più comunemente conosciuta con l’espressione scienza partecipativa o collaborativa è un nuovo approccio teso al coinvolgimento attivo del pubblico o della comunità nella conduzione di qualsiasi attività utile all’espletamento della ricerca scientifica: dalla progettazione, alla raccolta dati, passando per l’analisi interpretativa dei dati, per approdare alla disseminazione di quanto emerso. Tutte le fasi sono gestite in manera condivisa.
L’applicazione della scienza collaborativa è possibile in tutti i settori in cui si abbia interesse intraprendere uno studio scientifico, così come è praticabile su progetti di diversa entità o scala: locale, regionale, nazionale, internazionale. Lo stesso principio è sostenuto per la durata di ogni singolo progetto.
È proprio la caratteristica di fungere da ponte o da unificatore tra la comunità scientifica, quella dei decisori politici e la comunità tutta a denotare la citizen science come un approccio innovativo e in piena auge, capace da un lato di promuovere una società più informata grazie alla sensibilizzazione in diversi settori; e dall’altro di innescare meccanismi per una maggiore inclusione sociale, nonché di accelerare le scoperte scientifiche.
QUANDO e DOVE È NATA LA CITIZEN SCIENCE
Sebbene molti membri della comunità della scienza partecipativa sostengano che tale approccio nella scienza è sempre esistito in una certa misura; la prima attuazione della citizen science perfettamente rintracciabile risale al 29 settembre 1987 negli Stati Uniti, ad opera della organizzazione ornitologica National Audubon Society, la quale tramite il New York Times, si appellava allo sforzo di volontari e volontarie nella raccolta dei dati sulle piogge acide poiché “insoddisfatta degli sforzi del governo”. Nel Natale del 1900, tale sforzo collettivo culminò con successo all’interno del censimento degli uccelli o Christmas Bird Count. In quell’anno l’operazione passò sotto il nome di Citizen science.
Molta strada è stata percorsa da allora, registrando una maggiore incidenza nella dotazione di strumenti mobili; nonché nella loro qualità che rasenta quella professionale. A ciò viene accostata la diffusione dei social media determinanti per l’effetto amplificatore delle iniziative di questo genere.
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E NAZIONALI DI CITIZEN SCIENCE
Nel corso del tempo sono fiorite diverse organizzazioni dedicate al fenomeno della citizen science che incorporano/che si dedicano a una grande quantità di progetti di varia natura sia a livello internazionale, sia nazionale; nonché regionale o locale per un impatto ancora più capillare.
Alcuni di questi sono:
- Citizen Science Global Partnership (CSA)
- US-based Citizen Science Association (CSA)
- Australian Citizen Science Association (ACSA)
- CitSci Africa Association
- European Citizen Science Association (ECSA)
- Citizen Science Italian ETS
L’espansione mondiale della citizen science ha rivelato la necessità di armonizzare i diversi gruppi dando luce ad un documento conosciuto come “10 principi della scienza partecipativa” -tradotto in molteplici lingue- ed esplicativo delle best practice per la conduzione di ogni progetto basato su questo nuovo paradigma, come: modalità di coinvolgimento dei cittadini; garanzia della qualità dei dati; modalità di gestione degli aspetti legali ed etici; oltre ad controverso metodo di valutazione dei progetti. Rispondendo sempre ad un’esigenza collettiva sono state anche redatte le “Caratteristiche della scienza partecipativa”.
Project details
Tutti i progetti di citizen science in una piattaforma online:
Promossa dall’Associazione Europea per la Citizen Science (ECSA) è online la piattaforma per la condivisione di conoscenze, strumenti, formazione e risorse per la Citizen science – dalla comunità, per la comunità.
Cliccare qui per saperne di più.
Tre esempi:
Settembre 2015: la European Citizen Science Association (ECSA) ha pubblicato i Ten Principles of Citizen Science redatti dal gruppo di lavoro "Sharing best practice and building capacity" diretto dal Museo di storia naturale di Londra.